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Statistiche meteorologiche 2022 : FEBBRAIO

cartina cromatica che mostra lo scorrimento di corrente fredde dal nord Europa verso la fascia Adriatica

Il mese di Febbraio iniziava con forti correnti settentrionali (70,8 km/h) verso le Alpi in scorrimento tra l'anticiclone Atlantico e la bassa pressione Scandinava. Il maltempo restava sul versante Nord alpino, mentre sul versante meridionale clima secco e soleggiato con rialzo termico per favonio.

Nei giorni seguenti l'anticiclone si rafforzava sul N-Italia con esaurimento del vento, bel tempo invernale e temperature ben oltre le medie del periodo (+6,50°C la media del giorno 2). Ormai le piogge mancavano dall'8 dicembre.

“Venti diFavonio sulle Pianure del nord,  nevicate lungo i crinali di confine delle Alpi ed instabilità sul medio- basso Adriatico ed al Sud. Dopo il passaggio del fronte freddo dal nord Europa, già dalla giornata di Mercoledì 3/2 assisteremo ad un deciso miglioramento su tutta la Penisola ed una diminuzione del vento e alta pressione in deciso rinforzo su tutte il Paese, rinforzo che si manifesterà in modo molto deciso nel fine settimana quando tutto lo Stivale sarà baciato dal sole ( non proprio una bella notizia per le assetate regioni settentrionali!)” – scriveva il meteorologo.

cartina isobarica che mostra i fronti perturbati atlantici in arrivo sull'Europa

Tra il giorno 4 e il giorno 5 alcune perturbazioni attraversavano l’alta pressione presente sull’Europa e raggiungevano nel fine settimana le nostre regioni. Queste, però, ancora una volta restavano protette dallo sbarramento Alpino, mentre alcuni modesti fenomeni interessavano il centro-sud.
 L’inizio della nuova settimana registrava il passaggio dell’ennesimo fronte freddo in arrivo dal nord Europa che interessava le zone oltre confine e il medio-basso Adriatico.

Nei giorni successivi, l'anticiclone Atlantico avanzava nuovamente verso le Alpi, preceduto da fredde e intense correnti settentrionali (74 km/h il giorno 7) e favonio sulla Pianura Padana. Questo assicurava condizioni di bel tempo invernale con temperature miti in montagna (zero termico fino a 3500 m di quota), per la seconda settimana.

Una perturbazione (la terza del mese), associata ad una bassa pressione Atlantica si avvicinava alle Alpi nella giornata di venerdì 11 portando maggiore nuvolosità, ma nessuna precipitazione.

cartina cromatica che mostra una debole area depressionaria sull'Italia e l'espansione verso est dell'anticiclone delle Azzorre

Con l’inizio della terza settimana, si registrava un indebolimento dell’anticiclone e una perturbazione più attiva, associata ad un vortice depressionario presente sulle Isole Britanniche, raggiungeva dall'Iberia l’Italia nella giornata di lunedì. Col richiamo delle correnti umide meridionali, dopo oltre 5 settimane di siccità, assicurava le prime piogge (13,8 mm/mq) e fiocchi bianchi fino a quote collinari.

“Pensate,  - scriveva il meteorologo -  la prima vera perturbazione invernale dall’inizio dell’anno, purtroppo sarà un fuoco di paglia in quanto da giovedì tornerà prepotente l’alta pressione con conseguente ritorno  del bel tempo e temperature in deciso aumento”.



cartina cromatica che mostra la risalita verso il Mediterraneo e l'Europa occidentale dell'anticiclone sub-tropicale

Al veloce transito della perturbazione, seguiva un progressivo miglioramento del tempo con rotazione delle correnti da Nord. L'anticiclone delle Azzorre si espandeva dall'Atlantico verso l’Europa centro-occidentale, favorendo stabilità per gran parte della settimana. Esso era corroborato dall’anticiclone nord-Africano con clima particolarmente mite in montagna e nebbie e brinate in pianura.

Nel corso del terzo weekend si registrava il passaggio di un’onda depressionaria a cui era associata un’intensa perturbazione che interessava le Isole Britanniche e l’Europa settentrionale con bufere di vento, pioggia e neve, mentre la Pianura Padana restava protetta dalla catena Alpina. Sui versanti Sud, solo raffiche di favonio e notevole incremento della temperatura (+ 4.9°C l’incremento della temperatura media del giorno 22).

cartina cromatica che mostra il flusso di correnti orientali verso l'Italia a seguito della risalita verso le Isole Britanniche dell'anticiclone delle Azzorre
Le correnti fresche da Nord-ovest avviavano una nuova fase anticiclonica dall’Atlantico alle Alpi con tempo stabile e soleggiato fino alle soglie del 4° weekend, quando le correnti umide Sud-occidentali annunciavano l’arrivo di una nuova perturbazione Atlantica, ma con scarsi fenomeni per le regioni di Nord-ovest.

Le correnti fresche da Nord generavano un minimo depressionario sull’Italia centrale. Ne conseguiva un deciso peggioramento di stampo invernale sulle regioni centro-meridionali, dalle Marche fino alla Sicilia,   con neve fino a quota collinare, mentre un promontorio anticiclonico si allungava verso le isole Scandinave.
Sull’Europa centro-occidentale si allungava l’anticiclone Atlantico che assicurava condizioni di bel tempo per la prima settimana di Marzo.



Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq NEVE
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959-1983 cm mese media dal 1980 gg. con neve
19 7 2 ... 43,5 +1,8% 15,0 72,7 89,0 0,5 3,2 1
FEBBRAIO '22 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2021 al 28.02.2022 = -197,6 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959-1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
6,19 4,69 +1,50 3,50 18,8 23
23,2 2012 -4,8 28 -13,8 2012

Con Febbraio si chiude la stagione invernale 2022. Sia per l'incremento della temperatura che per la carenza delle precipitazioni, si pone sulla scia di quelle precedenti.

Dicembre ha registrato una fase fredda ad inizio mese che ha portato alla nevicata dell'8 dicembre. A questa è seguita una lunga fase anticiclonica con circolazione da Nord-est e temperature minime costantemente sotto zero. Col solstizio d'inverno si è aperta la porta Atlantica e il richiamo di correnti da Sud-ovest ha mitigato per alcuni giorni le temperature, ma senza precipitazioni per la Pianura Padana. Temperatura media prossima a quella pluriennale, ma l'80% di precipitazioni in meno.

Gennaio ha registrato estrema variabilità atmosferica con alternanza di fasi anticicloniche a onde depressionarie atlantiche che hanno assicurato copiose nevicate a nord delle Alpi e solo fenomeni di favonio a Sud. Qualcuna è riuscita a raggiungere le regioni centro meridionali che hanno beneficiato di precipitazioni e nevicate fino a quote collinari. Come accade da qualche anno, sono risultati piuttosto miti i "giorni della merla". Temperatura media superiore a quella pluriennale (+0,59°C), ma precipitazioni carenti del 93% .

Febbraio ha registrato temperature medie generalmente superiori alle medie del periodo con tre irruzioni fredde. La più significativa si è verificata a metà mese, ma le precipitazioni sono state di modesta entità. I laghi hanno raggiunto il livello minimo, mentre gran parte dei prati ha virato al marrone. Temperatura media in crescita (+1,50°C) rispetto a quella pluriennale, ma precipitazioni in picchiata (-79%)

A conclusione di una stagione piuttosto anomala, la temperatura media stagionale è risultata di 0,70°C superiore a quella pluriennale, mentre le precipitazioni hanno registrato un deficit dell'84% rispetto alle medie del periodo. Solo due fenomeni nevosi: 8 Dicembre '21 (1,5 cm) e 15 Febbraio (0,5 cm).