Il mese di Ottobre iniziava all’insegna della stabilità atmosferica, ma si preparava la svolta autunnale che avrebbe visto come protagonista l’Atlantico.
Infatti,la discesa di una depressione dall’Islanda fin verso la Penisola Iberica avrebbe attivato due intense perturbazioni verso il bacino del Mediterraneo.
A partire da sabato 2 ottobre, l'alta pressione presente sull'Italia si spostava verso i Balcani e lasciava spazio all'avanzata di una vasta circolazione depressionaria con minimo sulle Isole Britanniche. Essa si estendeva verso Sud fino alle Baleari, convogliando correnti umide da SW verso la barriera Alpina con tempo perturbato e piogge. Precipitazioni autunnali, abbondanti a ridosso dei rilievi.
“… siamo alla vigilia di un importante cambiamento che sancirà il via alla stagione autunnale” – dichiarava il meteorologo Buonaguidi - “… sarà un esordio molto deciso che porterà forti precipitazioni al centro-nord, non escludiamo nubifragi e la prima neve sule Alpi fin verso i 2000 m”.
L’apice del maltempo si registrava tra lunedì 4 Ottobre e martedì (66,8 mm/mq), con la formazione di un minimo depressionario sul Golfo Ligure. Tutto il Nord e le regioni centrali (in particolare i settori Tirrenici
), si ritrovavano sotto una spessa coltre di nubi con rovesci, temporali, nubifragi; la quota neve scendeva sulle Alpi a 2000 m.
Nei giorni seguenti la perturbazione si spostava verso Sud-est approfondendosi sull'Adriatico generando piogge, alluvionali in Sicilia (area di Catania) e altre aree tra Puglia e Basilicata fino al secondo weekend. Mentre, correnti in quota settentrionali, più secche, determinavano un miglioramento su Piemonte e Lombardia occidentale.
Seguiva una fase di stabilità con giornate per lo più soleggiate, ma con passaggi nuvolosi o nubi basse al mattino, per la condensazione del vapore presente sulla Pianura Padana e valli Prealpine, dovuta al ritorno di aria fresca da Est.
Col passare dei giorni si rinforzava l'alta pressione sull'Atlantico e l'Europa Occidentale con un promontorio che si spingeva fino alle Isole Britanniche. Le correnti in quota si disponevano dai settori settentrionali e mantenevano, per le regioni settentrionali e parte delle centrali, il tempo stabile per i gran parte della seconda settimana: “la classica ottobrata”!
Nella giornata di lunedì 11 ottobre si registrava l’arrivo di un fronte freddo che andava a rinvigorire la depressione presente sulle regioni centro-meridionali. Veniva incrementata l’instabilità atmosferica lungo la fascia Adriatica e al Sud con nevicate sull’Appennino fino a quota 1500 m.
Le regioni settentrionali restavano per lo più protette dallo sbarramento alpino e registravano giornate di sole, ma le temperature registravano un brusco calo (dal 14 al 17 la temperatura minima oscillava intorno a 3-4°C), temperature di fine autunno.
Con l'espansione dell'anticiclone Atlantico verso l'Europa centrale, le correnti settentrionali diventavano più miti e il temporaneo aumento dell’umidità, portava alla formazione di nuvolosità stratificate e nebbia nelle vallate.
Nei giorni seguenti, l’alta pressione prendeva sempre più vigore e assicurava tempo soleggiato e mite durante il dì, ma fresco durante la notte. In montagna si registrava un clima via via più mite con progressivo rialzo dello zero termico fino a circa 4000 m.
A seguito dell’evoluzione di una depressione sulle Isole Britanniche, mercoledì 20 si assisteva alla rotazione delle correnti in quota da SW per l'avvicinamento di una perturbazione dall'Atlantico che nella giornata seguente assicurava modeste precipitazioni su diverse regioni.
Dopo appena 24 ore le correnti ruotavano dai settori settentrionali e già nella serata di giovedì si assisteva ad un rasserenamento del cielo.
Per l’espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Europa centrale e sull’Italia centro settentrionale, seguivano giornate soleggiate ed asciutte fino al terzo weekend del mese: una prevalenza di bel tempo autunnale. La stabilità atmosferica favoriva nebbie notturne e l'accumulo di inquinanti.
Sull'Italia meridionale si registrava la formazione di un profondo vortice depressionario che si approfondiva dando vita ad un MEDICANE (da Mediterranean hurricane) o uragano Mediterraneo. Per tutta la settimana e fino al suo totale colmamento, esso stazionava sul mar Ionio. Intense e fortissime raffiche di vento (oltre 100-120 km/h), colpivano la costa orientale della Sicilia e meridionale della Calabria con mareggiate lungo le coste e piogge intense che diventavano alluvionali per le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Notevoli i danni alle infrastrutture e agricoltura, per straripamento di fiumi e torrenti e anche tre vittime civili.
“…evento assolutamente anomalo per le nostre latitudini” – scriveva il meteorologo.
Al Nord, l’estesa area anticiclonica garantiva tempo stabile e giornate prevalentemente soleggiate con temperature miti autunnali per gran parte dell’ultima settimana, anche se la stagnazione atmosferica favoriva nebbie estese ed accumulo di inquinanti nei bassi strati.
In corrispondenza della fine del mese, una profonda depressione Atlantica si avvicinava alla nostra Penisola richiamando aria umida da Sud-ovest con formazione di nuvolosità stratificata che nel corso dell’ultimo weekend generava modeste precipitazioni.
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | Nebbia | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | media 1959-1983 | gg. | media dal 1980 | diff. |
16 | 8 | 7 | ... | 34,6 | ...% | 99,6 | 174,2 | 183,1 | 8 | 7,3 | -0,7 |
OTTOBRE '21 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2020 al 31.10.2021 = -202,0 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1987 | diff. | media 1959- 1986 | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno |
12,28 | 13,26 | -0,98 | 11,93 | 22,8 | 7 | 30,4 | 2011 | 2,9 | 27 | -4,0 | 1997 |
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