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Statistiche meteorologiche 2021 : NOVEMBRE


cartina cromatica che mostra il vortice depressionario presente sulle Isole Britanniche

Il mese di Novembre iniziava con una giornata grigia e piovosa. Infatti, lo spostamento verso Est dell’anticiclone che sul finire del mese precedente aveva assicurato un bel tempo autunnale, lasciava aperta la porta Atlantica e giungeva sulla Penisola una perturbazione legata ad una depressione posizionata sulle Isole Britanniche.


La temperatura media crollava di oltre 2°C e la neve raggiungeva i 1500 m di quota. 


Seguivano correnti asciutte settentrionali, ma dopo appena 24 ore giungeva una seconda perturbazione che riattivava la circolazione da Sud-ovest con ulteriori piogge fino a giovedì 4 novembre.

cartina cromatica che mostra l'anticiclone delle Azzorre in estensione verso l'Europa e il vortice sul mar Tirreno

Nei giorni seguenti, l'anticiclone Atlantico avanza progressivamente verso le Alpi e l'Europa centrale assicurando condizioni di prevalente bel tempo.

Il ritorno di aria fredda da Nord-est dava luogo alla formazione di nebbia nelle valli del Nord e alle prime binate mattutine, mentre un vortice depressionario restava pressoché stazionario sul Mediterraneo occidentale (fra le Baleari e l’Algeria) ed interessava marginalmente anche le nostre regioni con passaggi nuvolosi.



cartina cromatica che mostra l'intenso vortice presente sulla Sardegna

Si giungeva così al secondo weekend del mese quando entrava nel bacino del Mediterraneo una perturbazione Atlantica (la numero 5 del mese), che andava a rinvigorire il vortice presente da alcuni giorni tra le Baleari e la Sardegna,  innescando un’intensa fase instabile che interessava tutta la fascia Tirrenica, comprese le due Isole maggiori. Piogge, localmente intense, interessavano Liguria, Piemonte, Lazio, Calabria e Sicilia e Sardegna (dove diventavano torrenziali nella provincia di Cagliari).

Da metà della terza settimana, mentre al Sud persistevano ancora condizioni di instabilità, sull’Europa occidentale e sulle regioni settentrionali avanzava nuovamente l’anticiclone delle Azzorre che assicurava tempo mite autunnale, inversione termica (per l’aumento delle temperature in montagna) e nebbie in pianura.


cartina cromatica che mostra il vortice depressioanrio sulle Isole Briotanniche



Nel coso del terzo weekend si assisteva alla formazione di un vortice depressionario sull'Iberia che richiamava correnti umide da sud-ovest. Nel suo spostamento verso le isole Baleari e la Corsica, generava instabilità e piogge che dalle regioni settentrionali si estendevano ed intensificavano su quelle centro-meridionali.





cartina cromatica che mostra l'irruzione di aria Artica sull'Italia
Nel corso dell’ultimo weekend, a partire da domenica 28/11, si registrava la prima fase invernale con l’arrivo di aria Artica dal nord Europa e crollo delle temperature (-3,4°C il giorno 30).


Su questo substrato di aria fredda, negli ultimi due giorni del mese, scorrevano due perturbazioni Atlantiche (l’8° e la 9° del mese), in movimento verso sud-est. Le nevicate scendevano sulle Alpi fino a 700 m di quota (imbiancato Campo dei Fiori)  e 1500 m sull’Appennino centro-settentrionale.




Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Nebbia
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 gg. media dal 1980 diff.
8 11 11 ... 32,7 ...% 101,8 184,0 175,0 6 8,8 -2,8
NOVEMBRE '21 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2020 al 30.11.2021 = -279,7 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959- 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
7,93 7,52 +0,41 6,03 18,8 11 24,4 2015 -3,4 30 -7,6 1998

La stagione autunnale, assicurava l'estate settembrina, l'ottobrata e l'estate di S. Martino, esaltando i caldi colori autunnali; registrava anche un incremento delle temperature medie, ma per il Nord lesinava le precipitazioni. In contrasto, la Sicilia e le coste Ioniche erano devastate dal Medicane o uragano Mediterraneo.

Dopo la lunga estate calda che aveva visto battere alcuni record storici di caldo con oltre 48°C in Sicilia, nel Siracusano e, soprattutto, tre mesi ininterrotti di temperature sopra la media nel bacino del Mediterraneo, ancora a metà Ottobre le acque superficiali dei nostri mari erano abbondantemente più calde del normale e hanno funzionato come un enorme serbatoio di energia per un sistema perturbato. Infatti, nella terza decade di Ottobre, con lo spostamento un potente anticiclone Atlantico verso Est, sulla Russia, correnti fresche scorrevano lungo il margine orientale della cella di alta pressione giungendo sul mar Tirreno, ove, a partire dal 25/10, si innescava e approfondiva una depressione, per via dei contrasti termici.
Ne scaturiva un vortice ciclonico, intenso per la profondità barometrica, ma soprattutto, per la presenza di un cuore caldo, proprio come nei cicloni tropicali: molto simile agli uragani che quando si forma nel Mediterraneo si chiamano MEDICANE, dall’unione di due parole inglesi: MEDI(terranean)+(hurri)CANE.
Gli effetti sull’Italia risultavano devastanti: piogge forti su Sardegna, Sicilia, Calabria e Basilicata; piogge torrenziali e alluvionali su Catanese, Siracusano, Catanzarese con raffiche di vento fino a 100 km/h.

Una breve carellata sui singoli mesi permette di rilevare che Settembre iniziava all’insegna del tempo stabile e soleggiato con temperature di fine estate. Seguiva il passaggio di alcune perturbazioni atlantiche che non scalfivano il muro anticiclonico e i fenomeni erano scarsi e poco rilevanti sulle regioni settentrionali, mentre risultavano intensi sulle Isole maggiori e al centro-sud della Penisola. Il giro di boa si registrava a metà mese con l’arrivo di due intense perturbazioni che assicuravano la prime piogge autunnali. Seguiva una nuova fase anticiclonica che con qualche breve intervallo di variabilità, chiudeva il mese.

Ottobre iniziava con una intensa fase perturbata che assicurava solo parte delle piogge autunnali. Infatti, seguiva una fase di tempo stabile e soleggiate per l’espansione verso est dell’anticiclone delle Azzorre con inversione termica, comparsa delle prime nebbie in pianura, stagnazione nei bassi strati e accumulo di inquinanti al suolo. A metà mese si registrava la prima ondata di aria fredda dal nord Europa che interessava principalmente la fascia Adriatica, ma faceva crollare le temperature minime fino a 3°C mentre, nell’ultima settimana, come si diceva, si registrava un Medicane, un uragano Mediterraneo che penalizzava la Sicilia e la Calabria con fenomeni violenti, allagamenti e vittime.

Una circolazione Atlantica con significative precipitazioni caratterizzava l'inizio di Novembre a cui seguiva una fase stabile al Nord per azione dell'anticiclone delle Azzorre. Seguiva la discesa di nuclei freddi dal nord Europa che davano vita a due vortici ciclonici che, dalla Penisola Iberica attraversavano tutto il Mediterraneo, verso Est, generando forte intabilità sulle regioni centro-meridionali ed Isole maggiori. Chiudeva il mese l'irruzione di un nucleo di aria Artica, in discesa dal nord Europa, che imbiancava Alpi, Prealpi e gran parte dell'Appennino

La temperatura media stagionale di 13,25°C ha registrato un modesto incremento (+0,13°C) rispetto alla media pluriennale, per l'incidenza di Settembre (+0,96°C) e Novembre (+0,41°C), mentre Ottobre andava in contro tendenza (-0,98°C). Particolarmente significativo l'incremento registrato a Settembre, fenomeno che si inserisce con prepotenza nelle statistiche del NOAA (National Oceanic and Atmosferic Administration), nel cui rapporto si legge: "come si rileva da diversi anni, è confermato un incremento medio annuo della temperatura media del Pianeta, da quando hanno avuto inizio le rilevazioni, ovvero il 1880 e questo da imputare al crescente riscaldamento degli oceani".

Riscaldamento che, anche quest'anno, ha interessato tutti i mari, compreso il mar Mediterraneo (fino a 29/30°C la temperatura delle acque superficiali del mar Tirreno meridionale e mar Ionio), dovuto al crescente numero di incursioni dell'anticiclone nord-Africano. Fenomeno che accentua la crescente intensità e violenza dei fenomeni meteorologici che colpiscono periodicamente le nostra Penisola, dai nubifragi, alle intense raffiche di vento, alle trombe marine e violenti mareggiate.

Dal punto di vista precipitativo, solo Settembre ha assicurato il carico mensile, con un legero incremento (+1%), mentre Ottobre e Novembre hanno registrato un deficit del 43%, mentre con riferimento a tutta la stagione autunnale si registra un deficit del 30%.


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