Col 31 dicembre 2019 si esauriva il secondo flusso freddo da est che aveva interessato la fascia Adriatica e il 1° Gennaio 2020 iniziava all’insegna del bel tempo, ma con l’insidiosa presenza della nebbia al Nord e nelle vallate interne delle regioni centrali. Un forte anticiclone risaliva dal Marocco verso l’Europa centrale e l’Italia assicurando bel tempo, brinate al mattino e aria molto mite in montagna.
Nei giorni seguenti, le deboli perturbazioni atlantiche che tentavano di entrare nel Mediterraneo, si sfilacciavano e transitavano sulla Penisola solo innocui passaggi nuvolosi, con fenomeni di foehn sulla Pianura Padana.
In coincidenza con l’Epifania, un nuovo flusso freddo interessava la fascia Adriatica e qualche fiocco bianco raggiungeva l’Abruzzo e il Molise.
Il mese proseguiva in regime anticiclonico con cielo soleggiato e clima mite, inversione termica in montagna, gelo notturno al suolo e formazione di nebbie o nubi basse sulla pianura.
Tra il 17 e il 18, la terza perturbazione atlantica del mese, anche se con deboli piogge, interrompeva il lungo dominio anticiclonico. L’aria fredda al seguito alimentava una circolazione depressionaria sul Mediterraneo occidentale che portava solo passaggi nuvolosi sul N-Ovest tra domenica e lunedì, con fenomeni più significativi su Toscana e fascia Tirrenica, per poi raggiungere il N-Est e la fascia Adriatica centro-meridionale. Le correnti settentrionali favorivano un buon rimescolamento dell’aria, soprattutto nei centri urbani, dove da giorni c’erano limiti alla circolazione veicolare.
Nel giorni successivi l’alta pressione tornava a rafforzarsi su gran parte della Penisola ad eccezione della Sardegna. Tutta la regione risentiva di un’ intensa circolazione depressionaria presente sulla Penisola Iberica e Baleari che, alimentata da correnti fredde provenienti da Est, dava logo a fenomeni localmente intensi.
L’analisi del meteorologo era sconfortante: “…l’Europa centrale e la nostra Penisola sono interessate da un vero e proprio “mostro “ anticiclonico che sinceramente lascia poche speranza a quanti stanno aspettando l’inverno, la neve in città ed un po’ di sano freddo. Una situazione “desolante “che lascia poche speranze al proseguo della stagione; ... dopo aver perso il mese di dicembre stiamo perdendo anche gennaio”.
Seguiva una rimonta anticiclonica, con cielo sereno e temperature oltre le medie del periodo (3-4°C) che si protraeva fino a fine mese. Le perturbazioni atlantiche non riuscivano ad entrare nel bacino del Mediterraneo e la parte attiva scorreva sul N-Europa. Risultavano soleggiati e particolarmente miti anche i “giorni della merla” che la tradizione considera i più freddi della stagione invernale.
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | NEVE | ||||||||
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gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | media 1959 - 1983 | cm mese | media dal 1980 | gg. con neve |
22 | 8 | 1 | 48,9 | 37,3 | +11,6% | 6,4 | 77,2 | 75,0 | 0,0 | 11,2 | 0 |
GENNAIO '20 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2019 al 31.01.2020 =+10,1 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1987 | diff. | media 1959 - 1986 | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno |
2,99 | 2,77 | +0,22 | 1,8 | 16,0 | 31 | 24,4 | 2007 | -5,2 | 22 | -10,0 | 1993 |