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Statistiche meteorologiche 2019 : AGOSTO

I primi giorni di Agosto registravano stabilità atmosferica e temperature oltre i 30 gradi. Infatti, sula Penisola dominava un campo anticiclonico di matrice azzorriana a cui, andava a sovrapporsi un promontorio dell’anticiclone sub-tropicale. Ciò favoriva condizioni di bel tempo su gran parte delle regioni con temperature elevate sulle due Isole maggiori e, in genere, su tutto il meridione. Unica eccezione era la fascia Alpina interessata da correnti fresche atlantiche che producevano locali fenomeni di instabilità.

Cartina cromatica che mostra la pappa delle precipitazioni sull'Italia
Per le regioni settentrionali, sempre più aride e assetate, la svolta si registrava nella giornata di mercoledì 7, quando giungevano in rapida successione due fronti temporaleschi atlantici che producevano diversi scrosci di pioggia. In provincia di Lecco risultavano torrenziali e il paese di Casargo era travolto dal fango portato a valle da una frana, mentre a Milano vilente raffiche di vento e una pioggia battente metteva in seria difficoltà la circolazione stradale.

Le temperature registravano sensibili diminuzioni al nord, ma si impennavano fin oltre i 39°C al Sud per via delle correnti sciroccali.

La violenta perturbazione di ieri fa salire a ben 540 il numero di tempeste, nubifragi, trombe d'aria e grandinate che nella pazza estate 2019 hanno provocato gravi danni nelle campagne e nelle città ma anche al turismo". Secondo la Coldiretti, "si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Tutte condizioni che compromettono le coltivazioni dei campi, con danni che hanno superato i 14 miliardi di euro negli ultimi 10 anni“.

Cartina cromatica che mostra l'espansione anticiclonica sull'Italia e sul bacino del Mediterraneo


Seguiva un rapido miglioramento e nel secondo weekend si registrava una decisa rimonta anticiclonica su tutta la Penisola: una nuova fase calda prodotta dall’anticiclone nord Africano.

Mentre il Nord beneficiava di un recupero termico, temperature prossime ai 38-39°C, con punte di 40°C si registravano al Sud e sulle Isole maggiori dove l’azione dell’anticiclone si intensificava ulteriormente.







Mappa dei temporali lungo la fascia alpina
All’inizio della terza il Nord registrava un nuovo cambiamento. Infatti, sulle regioni settentrionali giungeva aria fresca ed instabile di origine Atlantica che portava alla formazione di cellule temporalesche con fenomeni intensi, localmente grandinigeni e forti raffiche di vento (da ricordare la violenta tromba d’aria sulla costa Piemontese del Lago Maggiore, nell’area di Belgirate e sulla costa Lombarda tra Luino e Maccagno che scoperchiava alcuni tetti e abbatteva castagni secolari).

I fenomeni si limitavano alla fascia Alpina e Prealpina, ma nei giorni seguenti l’aria fresca scorreva verso sud-est e nel giorno di Ferragosto raggiungeva le regioni centro-meridionali.



L’anticiclone nord-Africano rientrava nei suoi confini naturali, mentre sull’Europa e sull’Italia si estendeva un braccio dell’anticiclone delle Azzorre che assicurava la ripresa della stagione estiva, ma con temperature che non superavano i 30°C e un tasso di umidità che assicurava un clima gradevole.


Quasi a ripetere un cliscé già visto, per la fascia Alpina e Prealpina, la fase di stabilità si interrompeva sul finire della seconda decade per il passaggio di un altro fronte temporalesco. Infatti, una depressione sulla Isole Britanniche, richiamava correnti da sud-ovest verso la barriera Alpina. Mentre il centro-sud registrava venti sciroccali ed un nuovo incremento delle temperature (picchi di 36-38°C), infiltrazioni di aria fresca e instabile atlantica portava alla formazione di locali temporali e rovesci di pioggia che dal Piemonte si estendevano fino al Trentino.

Nei giorni seguenti si tornava ad un regime anticiclonico che favoriva condizioni di bel tempo e temperature di qualche grado sopra le medie stagionali.


Cartina cromatica che mostra la circolazione depressionaria che attraversa il mar Tirreno in direzione sud-est


Tra le giornate di mercoledì 28 e giovedì 29 si attenuava il campo barico e una debole depressione atlantica attraversava il mar Tirreno da nord a sud.

Il richiamo di correnti sciroccali da sud-ovest innescava temporali e rovesci, localmente intensi, che dal Piemonte e Lombardia raggiungevano la Sardegna, Calabria e la Sicilia. Le temperature registravano una prima diminuzione per poi tornare ad un lieve rialzo fino a fine







Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
11
15 5 43,7 55,6 +11,9% 127,6 138,3 141,3 7 7,9 -0,9
AGOSTO '19 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2018 al 31.08.2019 = -430,1 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959- 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
23,67 23,39 +0,27 20,38 32,2 1 38,0 2017 14,0 15 6,5 1995

Col mese di Agosto si archivia la stagione estiva 2019. Come per le precedenti, anche quella di quest'anno è stata particolarmente calda. Infatti, tutti e tre i mesi estivi hanno registrato temperature medie superiori a quelle pluriennali.

Responsabile di tutto questo è stato l'anticiclone sub-tropicale che a più riprese (fine Giugno, inizio e metà Luglio ed ancora per due volte in Agosto), si è spinto verso Nord. Il soffio caldo sahariano ha fatto impennare le temperature di mezza Europa (da ricordare i 42°C registrati in Francia e i 40°C sfiorati in Germana), riscaldando oltre misura le acque del Mediterraneo che tende a tropicalizzarsi; infatti, nelle sue acque vengono individuate specie faunistiche tipiche dei mari tropicali.

Le depressioni atlantiche hanno tentato a più riprese di scalfire il muro anticiclonico, riuscendoci solo in pochi casi e con fenomeni particolarmente violenti (per il forte contrasto termico tra la massa d'aria calda stagnante in loco e le fresche correnti in arrivo). Infatti, sono risultate numerose le trombe marine lungo le coste, i fenomeni grandinigeni, tali da richiedere in alcuni casi l'intervento degli spalatori, i nubifragi con conseguenti allagamenti per l'esondazione di torrenti o la scarsa tenuta delle fogne che hanno messo in ginocchio alcune località (vedi la fascia Adriatica, in luglio, la costa Piemontese e Lombarda del Lago Maggiore in Agosto, Milano, Lecco ...). Sempre molto intensa è risultata l'attività elettrica.

Come per lo scorso anno, mentre la fascia alpina ha registrato una maggiore variabilità per il passaggio sull'Europa centrale di diversi fronti temporaleschi, gran parte della Penisola e particolarmente il Sud, ha goduto di maggiore stabilità. Alcuni nuclei freddi, in discesa dal nord Europa, hanno concesso un po' di refrigerio mitigando le temperature e donando un po' di pioggia alla terra assetata, ma le precipitazioni sono risultate scarse e la siccità ha bruciato diversi raccolti agricoli, rinsecchito ruscelli e torrenti, assottigliato i ghiacciai alpini, ridotto la portata dei fiumi e abbassato il livello dei laghi.

Anticipata dai modelli matematici, associata in molti casi al fenomeno "afa," ed accumulo di ozono nei bassi strati, anche l'estate 2019 ha fatto registrare un trend positivo per le temperature. Infatti, le medie mensili hanno superato quelle pluriennali e, precisamente, si è passati da +1,48°C di Giugno a +0,70°C di Luglio e + 0,27°C di Agosto, mentre le precipitazioni hanno registrato un deficit generalizzato, -64% a Giugno, -57% a Luglio e -8% ad Agosto, che, cumulato a quello di altri mesi precedenti, ha imposto a diverse Amministrazioni la limitazione nell'uso dell'acqua potabile.

Con riferimento ad alcuni elementi climatici, la temperatura media stagionale ha registrato un incremento di +0,82°C rispetto alla media pluriennale (23,20°C), mentre le precipitazioni stagionali sono diminuite del 42% (225,0 mm/mq contro una media di 389,8 mm/mq); 26 i giorni di pioggia e 17 i temporali, di cui uno con grandine.


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