L’autunno meteorologico si faceva sentire fin dal primo giorno di settembre.
Infatti, una depressione di origine Scandinava raggiungeva le regioni centro-settentrionali dando vita a nubifragi (il giorno 2 cadevano su Verona circa 170 mm/mq di pioggia), violente raffiche di vento, grandinate, trombe marine lungo le coste, intensa attività elettrica ed un significativo crollo delle temperature con la neve che imbiancava gran parte dell’arco Alpino fino a quota 2500 metri (sempre la mattina di domenica 2/9, Cortina si risvegliava con circa 30 cm di neve). La coda della stagione più calda dall’anno sembrava aprire la strada a quella più fredda.
Fortunatamente, per la Natura e la salute generale di tutti gli organismi, l’insolito evento era temporaneo. Infatti, nei giorni seguenti l’alta pressione nord-Africana risaliva dal Mediterraneo verso l’Europa centrale stabilizzando le condizioni meteo.
Tutta la Penisola godeva di cielo sereno e soleggiato, “la classica estate settembrina” che favoriva un nuovo incremento dalle temperature che, progressivamente, rientravano nei valori stagionali e all’inizio della seconda settimana, (vedi la cartina cromatica dell’11/9), li superavano di 3-4°C.
La modesta fase perturbata di giovedì 13, dovuta al transito verso est di una perturbazione atlantica lungo la fascia alpina, si esauriva velocemente e già dal giorno seguente si tornava a condizioni di stabilità atmosferica, per l’espansione verso est dell’anticiclone delle Azzorre.
Nel campo anticiclonico transitavano, tra la fine della seconda e l’inizio della terza settimana, corpi nuvolosi atlantici (la 3° e 4° perturbazione del mese), ma con locali fenomeni che interessavano maggiormente la Sardegna e le regioni centro-meridionali.
Su gran parte della Penisola, le temperature, registravano modeste variazioni e si mantenevano su valori superiori alle medie stagionali, mentre si accentuava la fase di siccità che induceva alcune Amministrazioni a limitare il consumo di acqua potabile.
Con l’equinozio d’autunno transitata a nord dell’arco Alpino la perturbazione che avrebbe chiuso la stagione estiva.
Nel suo movimento dall’Islanda verso i Balcani, escludeva dai suoi benefici precipitativi la nostra Penisola, ma per via di una rimonta anticiclonica sull’Atlantico ed Europa occidentale, l’aria fredda al suo seguito ritornava da nord-est sulla Penisola, provocando un brusco calo delle temperature (5,5°C la minima del giorno 27/9).
Nei giorni seguenti e fino a fine mese, l’area anticiclonica si estendeva anche sull’Italia, assicurando tempo stabile e soleggiato con le temperature che tornavano ad aumentare, fino a raggiungere valori di fine estate.
Mentre l’ultimo fine settimana di settembre trascorreva in modo tranquillo con il sole a dominare la scena, le estreme regioni meridionali risentivano marginalmente di un intenso vortice ciclonico che per alcuni giorni restava posizionato sul Mediterraneo centro-meridionale e penalizzava con fenomeni violenti la Penisola Ellenica.
NUVOLOSITÀ | INSOLAZIONE in % | PIOGGIA in mm/mq | Temporali | ||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
gg. sereni | gg. variabili | gg. coperti | media mese | media dal 1991 | diff. | mm mese | media dal 1984 | media 1959- 1983 | n. eventi mese | media dal 1980 | diff. |
13 | 13 | 4 | 57,8 | 46,4 | +11,4 % | 20,0 | 150,7 | 158,1 | 2 | 3,3 | -1,3 |
SETTEMBRE '18 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2017 al 30.09.2018 = -204,0 mm/mq | |||||||||||
TEMPERATURA in °C | |||||||||||
media mese | media dal 1987 | diff. | media 1959- 1986 | max mese | g.no | max storica | anno | min mese | g.no | min. storica | anno |
21,04 | 18,48 | +2,56 | 17,03 | 33,0 | 11 | 33,0 | 2006 | 5,5 | 27 | 2,5 | 1995 |
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