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Statistiche meteorologiche 2015 : GENNAIO

cartina cromatica isobarica che evidenzia l'area anticiclonica presente sul bacino del MediterraneoCon l’avvio di Gennaio, si archiviava la prima fase fredda della stagione invernale e l’Italia era raggiunta da un promontorio  anticiclonico azzorriano che assicurava tempo stabile e soleggiato per tutta la prima decade. Di tanto in tanto, alcuni nuclei freddi scorrevano lungo il fianco orientale, diretti verso i  Balcani, e influenzavano marginalmente le estreme regioni meridionali. Le temperature registravano un progressivo recupero nei valori massimi, mentre le minime restavano tipicamente invernali, con estese gelate e nebbie al mattino.

Le condizioni di stabilità, confermate anche dai modelli matematici, impedivano alle perturbazioni atlantiche di raggiungere il Mediterraneo e tale situazione si protraeva fino alla metà del mese. Nello scorrere da ovest verso est, i corpi nuvolosi restavano attivi al di là delle Alpi (come il fronte freddo del giorno 11 e quello del giorno 13) e generavano nevicate sui versanti esteri e crinali di confine, mentre sulla Pianura Padana si registravano ripetuti fenomeni di foehn con rialzo termico di diversi gradi. Le nebbie ricomparivano di primo mattino nelle valli alpine e si accentuava il fenomeno dell’inversione termica.

Cartina cromatica isobarica che mostra la discesa di latitudine di aria fresca atlanticaDopo diverse settimane di attesa, venerdì 16 si assisteva ad un deciso cambio della circolazione atmosferica sull’Europa occidentale; infatti, la depressione d’Islanda scendeva di latitudine e un’intensa perturbazione atlantica riusciva a infrangere il muro anticiclonico, entrando nel Mediterraneo.

A distanza di un mese dall’ultimo evento precipitativo, le correnti umide e miti meridionali  in risalita verso la barriera alpina, generavano copiose piogge autunnali in pianura, mentre le Alpi beneficiavano di un significativo apporto nevoso.

Nella settimana seguente il Mediterraneo occidentale diventava sede di una circolazione depressionaria che richiamava correnti umide da sud verso la catena alpina. La Penisola beneficiava di ulteriori precipitazioni che sulle regioni settentrionali portavano la neve a quota collinare, per poi spostarsi al centro-sud e sulle due Isole maggiori.



In tale contesto svaniva l’irruzione fredda che le carte meteo avevano previsto, ma la stagione recuperava un clima più consono al periodo; infatti, sulle regioni centro-settentrionali tornavano le gelate e le nebbie di prima mattina in pianura, mentre sull’appennino meridionale la quota neve scendeva a 700/800 metri..

Mentre al sud della Penisola i fenomeni si esaurivano lentamente, al centro-nord si registrava il recupero di una certa stabilità atmosferica per un temporaneo rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre.

Cartina cromatica isobarica che mostra la discesa di latitutine del nucleo di aria polare nel bacino del Mediterraneo
Sul finire del mese, come era accaduto anche lo scorso anno, il “generale inverno” si riprendeva la rivincita. Con un blocco anticiclonico ad ovest ed il rallentamento del vortice polare, una profonda depressione atlantica scendeva di latitudine e aria polare raggiungeva il bacino del Mediterraneo.

Un’intensa perturbazione imbiancava, il giorno 30, seppur per pochi centimetri, le regioni settentrionali, spostandosi velocemente verso quelle centro-meridionali, ove si registravano fenomeni intensi e neve a quota collinare (in Campania e Calabria diversi torrenti esondavano provocando disagi e danni).

In tale contesto, i “giorni della merla” centravano la peculiarità di giorni più freddi della stagione invernale; infatti, le temperature diminuivano di parecchi gradi ed estese gelate ricoprivano nelle prime ore del mattino la Pianura Padana.



Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq NEVE
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959 - 1983 cm mese media dal 1980 gg. con neve
13 12 6 38,9 36,0 +2,9% 118,8 81,7 75,0 2,0 11,8 2
GENNAIO '15 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2014 al 31.01.2015 = +25,3 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959 - 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
4,13 2,67 +1,46 1,8 17,4 4 24,4 2007 -5,0 01/02 -10,0 1993