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Statistiche meteorologiche 2013 : APRILE



mappa delle precipitazioni sulle Penisola
Il mese di Aprile iniziava all'insegna della variabilità. Infatti, per tutta la prima decade  restava attiva la circolazione atlantica e in essa si inserivano diversi fronti perturbati che, ad intervalli più o meno regolari, raggiungevano la Penisola, interessando alternativamente le regioni centro settentrionali o centro meridionali con fenomeni diffusi e localmente intensi.





mappa cromatica-isobarica che mostra l'estensione dell'anticiclone nord-africano sul bacino del Mediterraneo ed Europa centrale Dopo il transito della quarta perturbazione del mese, nel corso della seconda decade cominciava a concretizzarsi l'avvio della stagione primaverile; infatti, a quasi un mese dall'equinozio di primavera, a partire dal giorno 13, un cuneo anticiclonico di matrice africana si estendeva sul bacino del Mediterraneo e fino all'Europa centrale, confinando a latitudini più settentrionali la circolazione atlantica.

Iniziava così una fase di stabilità che riportava i valori della temperatura nelle medie stagionali e, col passare dei giorni, si registravano condizioni di estate anticipata su tutta la Penisola (28,5°C la massima del giorno 18 con una media che superava di oltre 7°C quella del periodo). L'aria mite e asciutta dell'alta pressione risaliva il Mediterraneo fino a raggiungere l'arco alpino e metteva fine al lungo periodo di clima umido, freddo e piovoso che aveva fatto seguito alla stagione invernale (interessando anche la settimana Pasquale), con una vistosa fioritura di camelie, magnolie, ciliegi, giacinti, narcisi, …  rimasti in bocciolo per oltre un mese, mentre le prime timide foglioline ricomparivano i rami di aceri, robinie frassini e sambuco.

mappa delle precipitazioni sulle regioni settentrionali
La favola estiva durava circa una settimana e, a conferma della “primavera, stagione variabile”, ad una fase stabile e particolarmente mite si alternava una instabile e più fresca.

Infatti, a partire da venerdì 19 si osservava un pericoloso scricchiolio dell'alta pressione sulle zone alpine con infiltrazioni di aria fresca atlantica verso la pianura Padana. Iniziava così un nuovo periodo instabile, con sviluppo di imponenti nubi cumuliformi e violenti temporali con rovesci di pioggia che in alcune zone della provincia di Como diventavano torrenziali, causando anche una vittima.


cartina cromatica isobarica che mostra il vortice ciclonico sul mar TirrenoA seguito della formazione di un minimo depressionario sul mar Tirreno, nei giorni seguenti l'instabilità interessava le regioni centrali, per poi spostarsi su quelle meridionali e la Sicilia.

Dopo le impennate dei giorni precedenti, le temperature registravano una decisa diminuzione, con valori medi che scendevano di circa 5°C al di sotto di quelli stagionali.

La fase instabile si esauriva agli inizi della terza decade, quando, a seguito dell'espansione di un braccio dell'anticiclone delle Azzorre verso l'Europa centrale, si tornava a condizioni di stabilità atmosferica, con valori di temperatura che superavano le medie stagionali.


cartina cromatica isobarica che mostra la discesa di aria fredda verso la Penisola Iberica mappa delle precipitazioni sulle regioni centro-settentrionaliA conferma dell'estrema variabilità della stagione primaverile, dopo la splendida giornata del 25 aprile, sul finire del mese le depressioni atlantiche prendevano il sopravvento e una massa di aria fredda scendeva di latitudine, puntando verso la Penisola Iberica.

Come conseguenza si formava un vortice ciclonico sulle Baleari che richiamava correnti umide sciroccali da sud-ovest verso la catena alpina. Iniziava così un'intensa e prolungata (la depressione era ostacolata ad est da una figura anticiclonica sui Paesi orientali) fase di maltempo con rovesci e temporali che dalla Sardegna si estendevano al litorale Toscano e regioni di nord-ovest, mentre il centro-sud godeva di tempo bello, soleggiato e caldo. Le temperature registravano valori medi inferiori a quelli stagionali al nord, in contrasto con quelli meridionali che superavano di qualche grado le medie del periodo.

Dopo un inverno avaro di precipitazioni, i primi due mesi della stagione primaverile ripianavano il deficit del bilancio idrico annuale.

Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
8 7 15 30,1 40,5 -10,4 278,6 167,1 147,0 3 2,1 +0,9
APRILE '13 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2012 al 30.04.2013 = +27,4 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1987 diff. media 1959 - 1986 max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
13,15 12,97 +0,18 11,20 28,5 18 33,2 2011 1,2 10 -3,5 2003

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