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Statistiche meteorologiche 2012 : APRILE

Dopo diverse settimane di dominio anticiclonico, causa di una grave siccità soprattutto per le regioni settentrionali, con Aprile ritornavano le sospirate piogge primaverili.

mappa delle precipitazioni sulla Penisola mercoledì 4 aprile 2012La prima perturbazione atlantica interessava il nord nella giornata di mercoledì 4 aprile, sospinta da una circolazione depressionaria che raggiungeva il bacino del Mediterraneo e alimentava correnti umide da sud-ovest con piogge e rovesci sulle aree alpine, prealpine e appenniniche.

La fase di instabilità si protraeva fino al termine della prima settimana col primo temporale grandinigeno per la città di Varese e alcuni comuni limitrofi, ma le precipitazioni non risultavano molto generose.

Nella giornata di Pasqua e pasquetta tornava il sereno sulle regioni settentrionali, mentre i fenomeni insistevano al sud e sulla Sicilia. Le temperature subivano una progressiva riduzione e si riportavano nelle medie stagionali.


cartina cromatica isobarica Europea

Nella settimana di Pasqua si registrava la svolta tanto attesa; Infatti, l'alta pressione si allontanava definitivamente dal bacino del Mediterraneo spalancando la porta alle depressioni atlantiche e, a distanza di una settimana dal primo evento, mercoledì 11 aprile, una seconda perturbazione atlantica dava decisamente il via alle precipitazioni primaverili a partire dal nord, con ritorno delle neve su Alpi e Appennino settentrionale e, a seguire, sulle regioni centrali e meridionali.



Le temperature diminuivano sensibilmente (0,6°C la minima del giorno 12), producendo ancora una brinata invernale.



circolazione depressionaria sul mar Tirreno e mappa delle precipitazioni sulla PenisolaDopo un intervallo di appena 24 ore, prendeva il via una nuova fase instabile che si protraeva per diversi giorni. Infatti, nella giornata di venerdì 13, sotto la spinta atlantica, risaliva dalle coste africane un profondo minimo depressionario (995 hPa) con peggioramento del tempo su tutta la Penisola, ad iniziare dalle regioni meridionali e fenomeni temporaleschi soprattutto su Sardegna e fascia tirrenica che, nei giorni seguenti diventavano torrenziali sulla Calabria.

Il secondo weekend del mese risultava decisamente autunnale e la terza settimana si apriva all'insegna dell'instabilità con alternanza di occhiate di sole e scrosci di pioggia.

Mentre la depressione si allontanava lentamente verso est, col terzo mercoledì del mese cominciava a farsi sentire un nuovo vortice atlantico che, stazionando per gran parte della terza settimana sulle Isole Britanniche, condizionava il tempo dell'Europa con una sequenza di fronti perturbati. Da giovedì a sabato si registrava una spiccata instabilità su tutta la Penisola con rovesci sparsi, fenomeni temporaleschi a macchia di leopardo, ventilazione sostenuta e neve sulle Alpi oltre i 1500 metri.

Le nuove precipitazioni avevano il merito di dare un contributo positivo alla carenza idrica che attanagliava parecchie regioni, ma il recupero non risultava definitivo; infatti, mancavano all'appello ancora 165mm per pareggiare la media del periodo.

circolazione depressionaria sul Golfo di Genova e mappa delle precipitazioni sulle regioni settentrionali

Anche il terzo weekend era caratterizzato da un generale miglioramento con prevalenza di sole e temperature gradevoli, ma con l'inizio dell'ultima settimana (martedì 24), giungeva sulla Penisola un nuovo fronte atlantico che si dimostrava particolarmente intenso (87,2mm/mq di pioggia in meno di 24 ore), associato ad un insolito calo termico (4,2°C a Brebbia e 0,6°C di Ganna) e ritorno della neve a quota collinare (15 cm a Campo dei Fiori e 5 cm tra Valcuvia e Ganna); “S’è trattato di un cuneo di aria fredda proveniente direttamente dall'Islanda e che nel tragitto verso le Alpi, giunta sopra le Isole Britanniche, non ha fatto in tempo a scaldarsi” – si diceva al Centro Geofisico Prealpino.



cartina cromatica isobarica che mostra il cuneo anticiclonico Africano

La fase di instabilità si esauriva con mercoledì 25 Aprile; infatti, l'alta pressione nord Africana poneva fine allo slancio atlantico e assicurava il ritorno della primavera in grande stile, tempo stabile e temperature in deciso rialzo (28,5°C la massima del giorno 28).


mappa cromatica delle precipitazioni del giorno 30

Ma, per le regioni settentrionali la fase stabile si esauriva nel giro di 48 ore; infatti, sul finire del mese, un esteso vortice ciclonico posizionato sulla Penisola Iberica convogliava verso la catena alpina aria umida da sud-ovest e attivava nuovi fronti temporaleschi che interessavano le regioni settentrionali anche 1° maggio.





Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
4 9 17 24,5 41,2 -16,7 270,7 168,0 147,0 2 2,1 -0,1
APRILE '12 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2011 al 30.04.2012 = -100,1 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
11,97 12,59 -0,62 28,5 28 33,2 2011 0,6 12 -3,5 2003

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