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Statistiche meteorologiche 2011 : SETTEMBRE

cartina cromatica isobarica dell'Europa centrale
mappa delle precipitazioni sull'Italia
Dopo oltre 15 giorni di dominio incontrastato, il paziente e lungo lavorio delle depressioni atlantiche riusciva a scalfire la solida campana anticiclonica nord africana.

Infatti, il primo Settembre per molti abitanti del nord Italia iniziava all'insegna di fulmini e tuoni. I fenomeni erano pilotati da una depressione che dalla Penisola Iberica si muoveva verso le Baleari e le coste tirreniche.

Nel primo fine settimana del mese aumentava la copertura nuvolosa sul nord ovest, Sardegna, Toscana e Lazio, con precipitazioni anche a carattere temporalesco, mentre sul resto del Paese si registravano incrementi di temperatura per la risalita di aria calda e umida dai quadranti meridionali.

Nella giornata successiva il fronte si spostava verso est e si registrava un rapido miglioramento sulle regioni nord occidentali e Sardegna, mentre una residua instabilità interessava il nord est e le regioni interne dell'Italia centrale. Al sud insisteva ancora bel tempo e temperature invariate.

cartina cromatica isobarica dell'Europa centraleNel corso della settimana ritornava sul bacino centrale del Mediterraneo l'alta pressione delle Azzorre con l'avvio di un periodo stabile e mite, mentre il sud veniva interessato da un debole flusso in quota di aria fresca ed instabile che favoriva locali fenomeni pomeridiani.

Nel fine settimana sfumava l'azione di una seconda perturbazione atlantica e nei giorni seguenti il campo anticiclonico si consolidava col ritorno ad una fase tipicamente estiva, la classica “estate settembrina” (le temperature fino a metà mese superavano i 30°C con oltre 5°C superiori alla media del periodo); le depressioni atlantiche scorrevano a nord dell'arco alpino e si accentuava la siccità.

Numerosi i commenti a riguardo: “Se nel resto d'Europa la situazione è migliore, in Italia le zone di alta pressione hanno imprigionato la nostra Penisola in una “gabbia calda ed umida"; se non fosse per i mesi di giugno e luglio, periodo in cui le precipitazioni sono state abbastanza generose su buona parte del Paese, questa stagione estiva potrebbe essere paragonata alla famosa estate 2003” ... “La stagione autunnale sembra ancora lontana e il rischio che correremo sarà che nel momento in cui la natura deciderà di riportare la pioggia sull'Italia lo faccia in modo pesante con tutti i rischi che un territorio disastrato come il nostro potrà recare”.

mappa delle precipitazioni sull'Italia
Finalmente, dopo una mattinata calda e soleggiata, nel pomeriggio di sabato del 17 settembre un primo fronte temporalesco riportava le prime gocce di pioggia sulle regioni nord occidentali e, a seguire, dalle prime ore di domenica un'intensa perturbazione atlantica abbordava i settori alpini occidentali con precipitazioni consistenti e, in alcuni casi di forte intensità, che si estendevano successivamente a tutte le regioni settentrionali, Sardegna e Toscana e nella giornata seguente, in modo marginale, alle restanti regioni centro-meridionali. Il deciso calo termico portava le prime nevicate sotto quota 2000 metri (80 cm al Passo dello Stelvio e poco più di 20 cm a Livigno).

Seguivano intensi venti di maestrale che spazzavano il cielo e nei giorni seguenti si espandeva verso l'Europa centrale l’anticiclone delle Azzorre, mentre le temperature si riportavano gradualmente nelle medie stagionali. Sicché il gran caldo restava solo un ricordo e l'elevato tasso di umidità lasciava il posto ad un clima mite e gradevole.

cartina cromatica isobarica: anticiclone sull'Europa centrale


Nei giorni seguenti l'alta pressione reggeva l'impatto delle depressioni atlantiche e, salvo una certa instabilità che caratterizzava le regioni centro meridionali nell'ultimo fine settimana per via di una blanda circolazione depressionaria, l'alta pressione continuava a favorire, fino a fine mese, un periodo assolutamente “dolce e gradevole”, senza smentire le peculiarità del mese di Settembre: da sempre un mese caratterizzato da giornate assolate e miti, intervallate da momenti instabili, caratteristica principale dei mesi di transizione.




Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Temporali
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media 1984 - 2008 media 1959- 1983 n. eventi mese media dal 1980 diff.
17 10 3 53,8 46,0 +7,8 % 33,8 168,6 158,1 4 3,3 +0,7
SETTEMBRE '11 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2010 al 30.09.2011 = - 403,8 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
21,04 18,10 +2,94 32,5 9 33,0 2006 9,6 21 2,5 1995


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