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Statistiche meteorologiche 2011 : OTTOBRE

mappa cromatica delle temperature della Penisola Italiana
Il primo fine settimana di Ottobre era caratterizzato da condizioni di stabilità:  sole e temperature prossime ai 30°C su diverse regioni, una situazione da fine luglio.

Il merito era di una robusta figura anticiclonica che da diversi giorni interessava le nostre regioni e tutta l'Europa centro occidentale, una situazione abbastanza anomala per la stagione (senza escludere un qualche legame col surriscaldamento del Pianeta, fenomeno che toglie il sonno a diversi studiosi del clima).

La nuova settimana si apriva all'insegna del bel tempo con cielo sereno, stabilità atmosferica e temperature sempre oltre la media del periodo.


mappa cronatica dell'irruzione fredda da nord

Sul finire della prima decade (il giorno 8) si registrava la prima irruzione fredda di una stagione autunnale che stentava a prendere vigore; infatti, aria artica in arrivo dal nord Europa, puntava sui Balcani, ma parte del fiume freddo riusciva a scavalcare l'arco Alpino penetrando sull'Italia con fenomeni molto diversi da regione a regione.


Al nord erano interessate la Liguria orientale e il Triveneto, mentre intensi venti di favonio spazzavano lo smog delle città Piemontesi e Lombarde; i fenomeni più intensi si registravano in Sicilia (nubifragio a Palermo), Calabria e Puglia.

La nota più significativa era il deciso crollo delle temperature (di oltre 10°C) con ritorno a valori più consoni per la stagione.


Cartina isobarica e cromatica che evidenzia l'estensione dell'anticiclone delle Azzorre sull'Europa centrale


Da più parti si pensava che la ferita inferta dall'irruzione fredda avrebbe avviato una fase perturbata, ma con l'inizio della nuova settimana l'anticiclone delle Azzorre riprendeva vigore estendendosi su tutto il bacino del Mediterraneo e si tornava a condizioni di stabilità con clima mite e un nuovo aumento delle temperature.








mappa delle precipitazioni sulle regioni meridionali della PenisolaA metà della seconda decade si registrava la seconda ondata fredda della stagione. Infatti, l'alta pressione spostava il suo massimo verso l'Europa centrale, provocando una discesa di aria fredda dal suo bordo orientale.



Ne conseguiva una spiccata instabilità lungo la fascia adriatica e le regioni meridionali. In particolare, era sferzata da vento e pioggia la Sicilia con numerosi allagamenti nel Catanese, mentre al nord si registrava un nuovo crollo delle temperature, senza alcun fenomeno piovoso.


cartina isobarica e cromatica che mostra l'estensione dell'anticiclone delle Azzorre sulla Penisola ItalianaAncora una volta, le previsioni di un avvio della stagione autunnale e delle depressioni atlantiche sul bacino del Mediterraneo col loro carico di pioggia, non avevano alcun seguito; al contrario, si registrava un ulteriore rinforzo dell'anticiclone delle Azzorre e ritorno a condizioni di stabilità.

Poco dopo la metà del mese una depressione atlantica riusciva ad entrare nel bacino del Mediterraneo. Restavano sotto vento e a secco le regioni nord occidentali, mentre intense precipitazioni interessavano le regioni centro meridionali con un intenso nubifragio sulla Capitale che mandava in tilt la circolazione: stazioni metrò chiuse, strade allagate, persone rimaste incastrate nelle auto e due morti annegati e recuperati dei vigili del fuoco.


Nei giorni seguenti si tornava a condizioni di stabilità, ma il flusso di aria fredda che seguiva il fronte incideva negativamente sulle temperature che si portavano a valori inferiori alla media del periodo.

cartina cromatica che mostra l'avvicinarsi delle depressione atlantica alla Penisola Italianamappa della circolazione sciroccale e delle precipitazioni sulla LunigianaBisognava attendere l’ultima decade del mese per il giro di boa e l'avvio della circolazione atlantica che faceva partire la stagione autunnale. Infatti, il vortice islandese scendeva fin sulle coste della Penisola Iberica, innescando le correnti sciroccali da sud-ovest. Un deciso peggioramento con precipitazioni che investivano tutta la Penisola a partire dalle regioni nord occidentali e ritorno della neve su tutto l’arco Alpino fino a quota 1500m.

Purtroppo, le sospirate piogge autunnali disastravano le province di La Spezia e Massa Carrara (Levante Ligure e Lunigiana) con una smisurata massa d'acqua che portava a valle un fiume di fango e detriti che invadevano strade, travolgevano auto, case, … causando danni incalcolabili e una decina di vittime.

"Global Warming e cambiamenti climatici" si ripeteva da più parti, "doloroso tributo a cambiamenti climatici" diceva il Presidente Napolitano, ma come evidenziato da diversi geologi, "si dovrebbe uscire dalla logica dell'emergenza e saper gestire i dissesti idrogeologici che gravano sul nostro territorio".
 
Mentre le due Isole maggiori erano interessate da una debole circolazione depressionaria e facevano la comparsa le prime nebbie nelle valli del nord, il mese di Ottobre si congedava con un ritorno a condizioni di stabilità su gran parte delle regioni per la presenza di un robusto campo anticiclonico e le temperature rientravano nei valori medi del periodo.


Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Nebbia
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 gg. media dal 1980 diff.
18 7 6 46,1 34,4 +11,7% 42,0 177,8 183,1 3 6,4 -3,4
OTTOBRE '11 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2010 al 31.10.2011 = -539,6 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
13,12 13,06 +0,06 30,4 11 29,8 1997 0,5 23 -4,0 1997


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