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Statistiche meteorologiche 2009 : OTTOBRE

cartina isobarica dell'Europa Con l'inizio di Ottobre, molti si aspettavano la svolta che avrebbe portato all'avvio della stagione autunnale, la "rottura" che solitamente si registra dopo il ferragosto ma, l'anticiclone delle Azzorre prima e il suo compagno nord africano poi, mandavano in fumo ogni previsione.

mappa delle precipitazioniInfatti, se si esclude la depressione che il 2 ottobre colpiva con piogge torrenziali il Messinese causando ingenti danni e, vittime tra la popolazione civile, le due figure anticicloniche dominavano sul bacino del Mediterraneo per gran parte della prima decade assicurando tempo stabile e soleggiato, con temperature di qualche grado sopra la media del periodo.

Le perturbazioni atlantiche, sospinte da correnti umide e miti da WSW, transitavano su Francia e Germania e interessano solo marginalmente  Alpi e Prealpi. L'ultima di queste, nella giornata di venerdì 9 ottobre, assicurava un po' di pioggia ma, già nella giornata di sabato si tornava ad un regime anticiclonico con cielo limpido e soleggiato.

cartina cromatica che evidenzia l'arrivo sulla Penisola di un flusso di aria freddacartina cromatica delle temperatureLa svolta decisiva si registrava qualche giorno dopo (12/10) con la discesa di correnti di aria polare verso il Mediterraneo.

Dopo aver portato i primi fiocchi sulle Alpi (a quota 1800m) e intense raffiche di foehn sulle regioni di nord ovest, valicando dalla valle del Rodano, dalla Porta Balcanica e della Bora, spazzavano tutta la Penisola con forti venti, imbiancavano le vette dell'Appennino (fino alla comparsa dei primi fiocchi anche a quote medie) e interessava con fenomeni anche violenti la regioni centro meridionali.

Il fenomeno più evidente era il calo delle temperature: le minime scendevano sotto lo zero, con la comparsa della prima brina sui prati e le medie registravano valori di oltre 6°C in meno rispetto a quelle del periodo.  

Cari amici, a lungo abbiamo atteso la svolta stagionale, ora possiamo affermare che siamo veramente giunti ad un cambio radicale della circolazione.”- scriveva E. Buonaguidi – “Ci troviamo a passare da una situazione di fine estate ad una circolazione di inizio inverno. Fra pochi giorni ci scorderemo delle magliette e dei vestiti leggeri, golf, giacconi e per i più freddolosi una bella sciarpetta, saranno gli indumenti indispensabili per trascorrere le nostre giornate.
Alla fine avverrà quello che ci aspettavamo, ovvero un brusco passaggio da un clima da fine estate ad una situazione di inizio inverno, con l’auspicio che l’autunno non ci lasci a secco.


Gli impulsi freddi (pilotati dall'area anticiclonica sull'Irlanda e da una bassa pressione sull'Europa orientale), si susseguivano per diversi giorni, e interessavano maggiormente la fascia adriatica, le regioni meridionali e la Sicilia, colpita da diversi nubifragi, come la catastrofica frana del Messinese (Giampilieri), responsabile di oltre 30 di vittime.

Al nord il tempo restava stabile e soleggiato, ma le temperature minime scendevano al di sotto dello zero e i valori medi risultavano di gran lunga inferiori alle medie stagionali.

mappa delle precipitazioni

A distanza di una settimana, il mercoledì successivo si apriva la porta atlantica e, in rapida successione, transitavano sulla Penisola due fronti atlantici che riportavano la pioggia sulle regioni settentrionali. In verità, una modesta quantità rispetto alla media mensile, mentre nei giorni seguenti il sud e le isole venivano falciate dalla profonda saccatura che dalla Penisola Iberica transitava sul mar Tirreno e, via via verso est, con violente raffiche di vento e piogge torrenziali.



cartina cromatica che evidenzia l'espansione dell'anticiclone sub tropicale sul Meditarraneo
Nel corso dell'ultima settimana, si allungava verso il Mediterraneo e l'Europa centro-occidentale un cuneo anticiclonico di origine sub tropicale che favoriva condizioni di tempo stabile e soleggiato con temperature leggermente superiori alle media del periodo.  


 “La nostra Penisola sta ritornando verso una stabilità che si preannuncia abbastanza lunga” - scriveva il meteorologo E. Buonaguidi - Merito del ritorno in "pompa magna" dell'alta pressione nord Africana che si divertirà ancora una volta a migrare verso il Mediterraneo. … Dimentichiamo le prime nevicate sulle Alpi, dimentichiamo gli ombrelli, torniamo a vestirci un po' più leggeri perché il clima sarà veramente piacevole con temperature ovunque sopra i 20°C. …Se proprio vogliamo trovare un difetto a questa situazione lo possiamo individuare nelle foschie e locali banchi di nebbia che al mattino potranno interessare diverse zone pianeggianti del nord”.


Osservazioni e misure
NUVOLOSITÀ INSOLAZIONE in % PIOGGIA in mm/mq Nebbia
gg. sereni gg. variabili gg. coperti media mese media dal 1991 diff. mm mese media dal 1984 media 1959- 1983 gg. media dal 1980 diff.
20 5 6 44,2 34,6 +9,6% 59,1 181,8 183,1 5 6,4 -1,4
OTTOBRE '09 : Incremento/deficit pluviometrico dal 01.12.2008 al 31.10.2009 = +219,0 mm/mq
TEMPERATURA in °C
media mese media dal 1984 diff. max mese g.no max storica anno min mese g.no min. storica anno
13,30 13,06 +0,24 26,8 1 29,8 1997 -0,2 19 -4,0 1997


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